Luigi Bisignani, chi è? E’ un ex giornalista italiano sospettato di fare parte della loggia massonica P2. Un’appartenenza da lui stesso smentita ripetutamente sia davanti agli organi giudiziari che hanno svolto diverse inchieste, sia nelle interviste rilasciate.
La vita e il lavoro da giornalista
Nasce il 18 ottobre del 1953 a Milano e nonostante la laurea in Economia, si è trasferito a Roma per seguire la sua passione: lavorare nel giornalismo. E’ stato caporedattore dell’Ansa e alla fine degli anni ’70. A seguire, però, si avvicina a Licio Gelli, criminale e faccendiere italiano noto come “Maestro venerabile” della loggia massonica P2. E sembra proprio che grazie a una raccomandazione di Gelli Bisignani sia diventato capo ufficio stampa del Ministero del Tesoro e poi del Ministro dei Lavori pubblici, Ma iniziano a sorgere dei pesanti dubbi sulla sua persona, il giornalista originario di Milano viene sospettato di gravitare anche lui in ambiente massonico.
Negli anni ’90 Bisignani ha lavorato presso il comitato del campionato mondiale di calcio, Italia 90, e nel ’92 è entrato nel gruppo agroalimentare Ferruzzi, del quale è diventato un azionista di maggioranza.
La radiazione dall’albo dei giornalisti
La sua carriera giornalistica termina con la radiazione dall’albo al termine del processo Enimont al termine del quale viene condannato a due anni e mezzo per truffa, finanziamento illecito ai partiti tributari.
Ma il suo nome è comparso anche in altre inchieste, la “Why not” anche se il tribunale di Catanzaro ha annullato tutti gli atti relativi al suo coinvolgimento.
Si tornerà a parlare di Bisignani anche nell’inchiesta P4, tanto che proprio nell’ambito di questa inchiesta il 15 giugno 2011 Bisignani è stato sottoposto agli arresti domiciliari in quanto indagato per il reato di favoreggiamento e rivelazione di segreti di ufficio. Si tratta di indagini relative alla gestione di notizie riservate, appalti, nomine e finanziamenti da parte di un sistema informativo parallelo, segreto e deviato, volto alla commissione di “un numero indeterminato di reati contro la pubblica amministrazione e contro l’amministrazione della giustizia”. E per uno dei filoni relativi questa indagine torna ad essere applicata nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari.
Quali sono le attività lavorative svolte da Bisignani
Tra gli altri impegni lavorativi ricoperti dall’ex giornalista c’è quello di procuratore a 12mila euro al mese della Ilte di Moncalieri, Bisignani ha acquisito poi il 35 per cento della Italian Brakes di Palma Campania, società di produzione di impianti frenanti. Dal 2002 al 2007 è stato amministratore di immobiliari, procuratore di stamperie innovative, consigliere in aziende di intrattenimento e informatiche.
Non è stato quantificato il suo patrimonio ma si ritiene che sia un uomo estremamente ricco. Dalle testimonianze rese nei vari procedimenti giudiziali sarebbe emerso che ha un cospicuo patrimonio con tanto di conti esteri. Si tratta però solo di dichiarazioni testimoniali.
Oggi, è presidente di una società di consulenza, la Four Consulting, ma scrive anche spy story. E’, infatti, autore de: Il sigillo della porpora (1988), Nostra signora del KGB (1992)[13], e Il direttore (2014). Insieme a Paolo Madron ha scritto il saggio L’uomo che sussurra ai potenti (2013), bestseller da oltre 150 000 copie.