Se c’è un mestiere che comporta grandi responsabilità, è quello del comandate di nave.
Sebbene ormai anche sulle navi vi siano sistemi automatizzati, rispetto a chi pilota gli aerei o guida i treni, questo è un ruolo ancora più insidioso. Semplicemente perché le vacanze sulle navi da crociera o le tratte in mare, durano molto di più di un viaggio in treno o in un aereo.
Il capitano deve mantenere la rotta, far fronte ad imprevisti e condizioni metereologiche, comandare l’equipaggio…
Una lista interminabile di responsabilità, che rende lecito chiedersi quanto guadagna un comandante di nave.
Nella Marina Militare si accede tramite concorso pubblico: in caso di passaggio di quest’ultimo, bisogna poi svolgere l’Accademia Navale.
Il comandante è colui che su un’imbarcazione siede al vertice della gerarchia, superiore anche al comandante in seconda (il quale lo sostituisce in caso di necessità) e al primo ufficiale (capo servizio della coperta, dirige tutti gli altri ufficiali subordinati).
Il ruolo del capitano non è affatto rilassante: generalmente necessita di stare attenti e svegli ventiquattro ore su ventiquattro e di prendere diverse decisioni importanti.
Forse non tutti lo sanno, ma oltre che della navigazione e della sicurezza, il comandate navale si occupa anche di alcuni aspetti amministrativi: aggiorna il diario di bordo, gestisce la contabilità e le risorse a bordo, umane e materiali.
L’anzianità e il prestigio del comandante, sono fattori che ne influenzano direttamente il suo stipendio.
Ma anche difficoltà di navigazione e lunghezza della rotta in essere rappresentano due punti cardine per la singola retribuzione. Ad esempio, chi guida i traghetti compie tragitti brevi e ripetitivi, che gli permettono di tornare a casa e dormire nel proprio letto ogni notte.
Una simile mansione non può essere comparata a quella del comandante di una petroliera, il quale deve conoscere le rotte commerciali ed è costretto a rimanere in mare addirittura mesi.
La forbice degli stipendi varia dai tremila ai diecimila euro al mese, ma può arrivare anche a tredicimila.
In cima alla piramide, troviamo il comandante della navi da crociera: questi percepisce uno stipendio più remunerativo, pari in media a €47.224 annui, poiché ha nelle sue mani la sicurezza di tutti coloro che sono a bordo.
Il ruolo di comandante porta spesso i diretti interessati lontani da casa per periodi lunghissimi, ecco perché non fa per tutti, specie per chi desidera spendere tempo assieme alla famiglia.
La vita in mare, che si lavori su una nave o la si comandi, richiede una grande dedizione: qui non si parla solo di una serie di mansioni da svolgere, ma di soffrire gli spazi angusti, gli agenti atmosferici, l’isolamento e una ferrea disciplina.
Ma per chi ama queste professioni, in compenso il mare offre qualcosa di unico: un senso di libertà e avventura insostituibile, unito a grandi responsabilità, la fratellanza coi membri dell’equipaggio e l’opportunità di ammirare “quel grande fratello blu”, come cantano Umberto Tozzi e Raf.
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