La scrittura creativa: per molti trasformarla in un lavoro vero e proprio e guadagnare scrivendo libri rappresenta un sogno nel cassetto.
Molti si chiedono quanto si guadagna coi diritti d’autore e se sia possibile vivere solo di scrittura.
La cerchia degli scrittori ricchi e di successo è davvero ristretta: in base ai dati, solo poco più di mille autori di best sellers superano i 100.000 dollari all’anno, mentre gli autori a toccare lo stipendio di un milione sono appena 64.
Il fattore determinante in questo caso non è solo la fama acquisita, ma anche la quantità di tempo spesa nel “giro”: chi fa lo scrittore da tantissimo tempo, percepisce stipendi più elevati.
Si stima inoltre che all’incirca solo diecimila scrittori riescano ad arrivare ai 9000 euro annui: queste informazioni mettono tutto in proporzione, anche per quanto riguarda gli autori “mediamente famosi”.
Per uno scrittore in erba, i numeri cambiano considerevolmente: su una tiratura media di oltre 2000 copie, uno scrittore esordiente può guadagnare in un anno circa 1000 euro o anche meno.
Cifre che fanno riflettere su quanto sia difficile intraprendere questo mestiere, svolto da molti puramente per passione o per un ritorno esclusivamente in termini di popolarità.
Ecco dunque quanto si guadagna pubblicando un libro. I numeri che abbiamo visto si riferiscono ai guadagni sul prezzo di copertina, di solito una percentuale davvero bassa: tra il 6% e 10%, perché dal totale bisogna sottrarre i costi di produzione, la percentuale dell’editore etc…
Probabilmente, se siete arrivati alla fine di questo articolo c’è la possibilità che la scrittura sia anche la vostra passione. Rispetto a quanto guadagna un autore di canzoni, lo scrittore percepisce meno.
C’è chi è portato per fare il giornalista (sulla carta o sul web), chi il blogger, chi lo storyteller per la pubblicità… E poi c’è chi, semplicemente vorrebbe pubblicare quel libro che ha in cantiere da anni, oppure far sfociare finalmente la propria passione in una vera professione.
Ma ci sono anche editori che pagano e che non pagano. Oggi esistono piattaforme di self-publishing che permettono a chiunque di pubblicare un libro, anche in poche copie… ma come diventare uno scrittore di quelli veri ed approdare in libreria?
Per fare questo mestiere non esiste una vera e propria scuola… o meglio esistono corsi e facoltà che sarebbe meglio frequentare per apprendere le tecniche di scrittura, ma quella dello scrittore è più una vocazione.
C’è chi svolge professioni completamente differenti, ma comunque si cimenta nel tempo libero nella scrittura, partecipando ai concorsi letterari.
Questi ultimi sono ottimi per testare la propria abilità e raccogliere i primi riconoscimenti, nonché per vedere i propri scritti racchiusi in un’antologia.
Poi c’è la buon vecchia tattica di inviare la propria opera (adeguatamente rivista e corretta, preferibilmente da un professionista) ad una casa editrice, puntando inizialmente su quelle più piccole.
I più bravi (e fortunati) riescono a progredire in questo difficile settore, ma c’è una buona notizia anche per chi avesse già tentato queste strade e avesse fallito. Chiunque al giorno d’oggi può aprire un blog o uno spazio web dove pubblicare i propri lavori e farsi conoscere dal pubblico promuovendoli autonomamente online.
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