Una pianta innocua sta tenendo in allarme un’intera regione. La mandragora sta mandando in tilt il pronto soccorso dell’ospedale di Pozzuoli e facendo vivere ore di ansia alla provincia di Napoli e in particolare alla zona flegrea. Il motivo è semplice nella sua drammaticità: la pianta velenosa è stata venduta da alcuni fruttivendoli dopo essere stata scambiata per spinaci.
Secondo quanto emerso una partita avvelenata sarebbe inconsapevolmente partita dal mercato ortofrutticolo di Volla, uno dei più grandi della regione, finendo così sulle tavole dei malcapitati cittadini. Al pomeriggio del 6 ottobre sono 12 le persone ricoverate all’ospedale di Pozzuoli per intossicazione, una delle quali in gravi condizioni. Intanto carabinieri e Nas stanno provvedendo a ritirare intere partite di verdura dai mercati, mentre gli amministratori della zona stanno allertando la popolazione vietando di mangiare verdure sfuse a scopo precauzionale. Un sindaco dell’hinterland Vesuviano ha avanzato l’ipotesi che la verdura, giunta a Volla da un produttore non campano, possa essere stata acquistata dai commercianti anche di altre province, mettendo così in pericolo l’intera Campania.
Ma come si è arrivati a tanto e perchè è così velenosa? E soprattutto: la mandragora dove si trova? Proviamo a fugare qualche dubbio La mandragora officinarum (comunemente chiamata mandragora o mandragola) è arrivata a noi dall’antichità, quando veniva usate per pozioni. Da qui la nome della mandragola pianta magica. In realtà è stata sempre temuta per la sua forma, così simile a quella di verdure commestibili come la lattuga o gli spinaci. Essendo tossica, il suo utilizzo è vietato non solo per quanto concerne l’erboristeria, ma anche in campo medico. Soltanto con dosaggi limitatissimi è contenuta in alcuni farmaci.
E’ un’erbacea perenne e cresce spontaneamente: più che per la forma è distinguibile rispetto agli spinaci per l’odore che è molto persistente e per i fiori, visto che la corolla è tendente al giallo. La radice, l’erba fresca e alcuni parti se essiccate contengono però degli agenti che ci danno effetti allucinogeni esattamente come alcune sostanze stupefacenti. La conferma purtroppo arriva proprio dal caso di Pozzuoli, con tanti pazienti che dopo averla mangiata, sono in preda ad allucinazioni.
Quali sono le sostanze nocive di questa pianta? La mandragora presenta un mix di alcaloidi tropanici che sono responsabili della sua tossicità. Essi sono rintracciabili soprattutto nella sua radice di mandragora dove persistono tre sostanze che danno luogo a questi effetti spiacevoli.
La mandragola pianta: così inibisce cervello – C’è un’altra piante della famiglia delle solanacee che può dare quest’effetto: è l’Atropa belladonna. La mandragora è tuttavia la più pericolosa proprio perchè può essere facilmente confusa con la verdura che troviamo sui banchi del mercato. Può produrre conseguenze di tossicità sul nostro sistema nervoso, ma anche sul cuore e sull’intestino.
Di fatto queste sostanze tossiche bloccano i neutrotrasmettitori, impendendo al nostro corpo di funzionare regolarmente e dando vita ai sintomi da avvelenamento. I più colpiti sono i recettori muscarinici, che abbiamo in diversi organi vitali, compreso il cervello, al livello degli occhi, nel cuore e nelle ghiandole.
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