Chi è appassionato di tennis o ha più di 50 anni non ha bisogno di tante spiegazioni. Molti, però, lo hanno ritrovato protagonista in queste ore sugli schermi Rai sia come commentatore della Coppa Davis, sia come protagonista della docuserie Una squadra, ispirata proprio alla Nazionale di tennis del 1976 e in onda da venerdì 25 su Rai 2. Per quei pochi che non lo conoscessero andiamo a scoprire chi è Adriano Panatta.
Panatta è nato a Roma il 9 luglio 1950 e per lo zodiaco è un Cancro. Viene ritenuto al pari di Nicola Pietrangeli, suo capitano in Davis e col quale esiste da sempre una simpatica ma malcelata rivalità, il più grande tennista italiano di tutti i tempi. Adriano è figlio di Ascenzio Panatta, custode dei campi di tennis, molti noti nei circoli della capitale al punto che da giovanissimo anche lui era soprannominato Ascenzietto.
Proprio il genitore lo avvicina alla racchetta, regalando all’Italia un grande tennista, ma anche un personaggio con pochi eguali. Fu tra i primi a portare la figura del tennista fuori dalle cronache sportive, tra flirt eccellenti e la passione per i motori, in particolare per la motonautica. I suoi più grandi amici nel mondo del tennis sono Paolo Bertolucci, col quale ha anche convissuto e ha condiviso diverse esperienze, e Bjorn Borg, fuoriclasse svedese ed ex marito di Loredana Bertè, che ebbe una storia anche con Panatta negli anni Settanta.
Adriano Panatta è anche un appassionato di politica. Ha sempre dichiarato di avere idee di sinistra al punto da ammettere di portare il quotidiano Il Manifesto in ritiro e dall’aver ammesso di aver indossato nella finale di doppio di Davis del 1976 la polo rossa insieme a Bertolucci in dissenso col regime di Pinochet (la finale si giocava a Santiago del Cile). Venne eletto consigliere comunale a Roma e, fu in maggioranza durante la sindacatura di Francesco Rutelli. Panatta fu anche nominato come assessore allo Sport ed ai Grandi Eventi, carica che mantenne fino al 2009.
Adriano Panatta si è sposato la prima volta all’inizio degli anni Sessanta con Rosaria Luconi che gli diede stabilità dopo un periodo di grande spensieratezza agli albori della carriera. Dal primo matrimonio sono nati tra il 1975 e il 1980 tre figli: si tratta di Niccolò Panatta, 47 anni, Alessandro Panatta, 43 anni, e Rubina Panatta, 42 anni.
In piena pandemia la leggenda del tennis italiano ha deciso di sposarsi per la seconda volta. Nel 2021 Panatta ha, infatti, detto sì, nella cornice di Venezia, alla sua compagna, l’avvocato Anna Bonamigo. I due sono insieme dal 2014 e vivono a Treviso, dove Adriano gestisce anche un famoso circolo di tennis e padel.
Non si hanno notizie certe sul patrimonio di Panatta che, però, quando era ancora in attività si lanciò in un’avventura imprenditoriale molto sfortunata, acquistando una casa di abbigliamento sportiva. Il tennista perse diversi milioni di lire e riuscì a non essere inghiottito dal crac finanziario solo grazie all’aiuto di alcuni imprenditori.
Ha vinto 10 titoli del singolare nel circuito maggiore con il 1976 come anno d’oro. In quella stagione vinse Internazionali d’Italia a Roma, il Roland Garros a Parigi e l’unica coppa Davis dell’Italia a Santiago del Cile. Negli anni Novanta è stato anche capitano non giocatore della Nazionale di Davis portandola in finale.
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