Era stato indicato come l’uomo della rivoluzione della Juventus dopo i fasti dell’era Marotta, ed invece Maurizio Arrivabene se ne va insieme a tutto il consiglio d’amministrazione della società bianconera. La serata del 28 novembre verrà ricordata come il punto di non ritorno della storia juventina.
L’intero cda della Vecchia signora, compreso il presidente Andrea Agnelli e il vicepresidente e bandiera del club Pavel Nedved, si è dimesso, in pieno vortice per l’inchiesta della Procura torinese su plusvalenze e bilanci. Tra i dimissionari c’è anche l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, rimasto in carica per poco più di un anno. Andiamo a scoprire chi è il manager di fiducia della famiglia Agnelli. Il rapporto con la dinastia dell’automobile è di vecchia data, in particolare proprio col presidente dei nove scudetti di fila della Vecchia Signora.
Agnelli, la Ferrari e la Juventus
Andrea Agnelli conobbe, infatti, Maurizio Arrivabene quando quest’ultimo lavorava al colosso del tabacco Philip Morris. Un altro che individuò subito spiccate doti di comando e sagacia in Arrivabene fu il compianto Sergio Marchionne che infatti lo indicò come punto di riferimento della Scuderia Ferrari. La rivoluzione che avviene in casa bianconera tra la fine del ciclo vincente dei nove scudetti di fila e la pandemia porta ad un rimescolamento delle carte.
Va via prima l’amministratore delegato Beppe Marotta, poi il direttore sportivo Fabio Paratici ed, infine, dopo le esperienze di Maurizio Sarri e Andrea Pirlo in panchina, c’è il ritorno di Max Allegri in panchina. E’ in quel momento che Arrivabene varca la soglia della Continassa, sede della Juventus.
Vita privata
Andiamo a scoprire ora qualcosa in più anche sulla vita privata del manager. Maurizio Arrivabene è nato a Brescia il 7 marzo 1957. Attualmente è sposato con Stefania Bocchi, che riveste l’incarico di portavoce della Ferrari. Arrivabene ha anche una figlia che è nata dal rapporto precedente al suo attuale matrimonio.
E’ riuscito a coniugare il lavoro alle sue grandi passioni: è, infatti, un grande amante dei motori ed un tifoso della Juventus. Da giovane ha praticato diversi sport, a cominciare dall’atletica leggere, gareggiando in 400 metri e salto in lunga. Ha fatto parte di una squadra di football americano: tra gli sport praticati anche tennis e sci. I motori lo hanno rapito quando era ancora studente: nel 1987, a 30 anni, ha partecipato anche ad una Parigi-Dakar, guidando una Mercedes Classe G: si piazzò sesto e fu il miglior pilota italiano di quella edizione.
Diplomatosi nell’istituto tecnico della sua città, Brescia, ha tentato di conseguire la laurea in Architettura a Venezia, ma non ha terminato gli studi. La sua più lunga esperienza lavorativa è stata nell’area commerciale del colosso Philip Morris, per il quale ha lavorato per circa 20 anni. Tra i tanti incarichi spicca quello di vicepresidente di Marlboro Global Communication. Nel 2010 entra nel cda della Juventus, ma nel 2014 lo chiama l’altra leggenda sportiva di casa Agnelli, la Ferrari come direttore del reparto sport.
Entra in contrasto con Mattia Binotto e dopo 5 anni lascia la Rossa. Nel 2021, alla luce della grande amicizia con Agnelli, viene richiamato alla Juventus come amministratore delegato con uno stipendio da un milione di euro all’anno. Alla luce di queste cifre e della sua carriera il suo patrimonio sarà di diversi milioni di euro.
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