Recentemente è apparso in grande forma in una cena pre-natalizia con tutti i big della comicità milanese e non solo. C’era proprio lui nel gruppetto che canticchiava allegramente la “Vita l’è bella”, tra Diego Abatantuono, Enzo Iacchetti, Jerry Calà. Esibizioni private a parte, ogni sua pellicola che viene riproposta in tv fa sempre sorridere grandi e piccini.
Andiamo a scoprire per i più giovani chi è Renato Pozzetto, uno dei comici di punta italiani tra gli anni Settanta ed Ottanta, ed ancora oggi un punto di riferimento per tanti cabarettisti. Renato Pozzetto ha ora 82 anni, ma la sua verve e le sue gag surreali continuano a suscitare risate nel pubblico.
La carriera
Renato Pozzetto è nato a Laveno-Mombello, in provincia di Varese, il 14 luglio 1940, mentre l’Italia sta entrando in una Guerra Mondiale che avrà conseguenze catastrofiche sul Paese. Fin da giovane Renato si dà da fare sui palcoscenici milanesi: porta le battute surreali all’attenzione del pubblico del club e col suo fisico tarchiato (supera di poco l’1,70) strappa sempre applausi e risate. Cresce all’ombra di mostri sacri come Giorgio Gaber, Dario Fo ed Enzo Jannacci, ma l’incontro che gli cambia la vita avviene quando lui ha 24 anni. Nel 1964 decide di dare il via al binomio con la storica spalla Cochi Ponzoni.
Diventano immediatamente Cochi e Renato e dagli esordi all’Osteria dell’Oca al palcoscenico del Derby, locale di culto della comicità milanese degli anni del Boom, il passo è breve. Debuttano insieme anche in tv alla Rai, dopo una parentesi nel Gruppo Motore, del quale fanno parte anche altri artisti che si faranno conoscere come Bruno Lauzi e Lino Toffolo.
A metà degli anni Settanta per Renato Pozzetto arriva anche il debutto nel cinema con Per amare Ofelia di Flavio Mogherini. Si specializza ben presto nelle commedie e nei film comici, alcuni dei quali sono ancora oggi di culto come Ragazzo di campagna, Grandi Magazzini, Ricky e Barabba, Le comiche, Mia moglie è una strega, Miracolo Italiano, 7 chili in 7 giorni e Papà dice Messa. Nel giro di poco più di un decennio Renato Pozzetto duetta con i più grandi comici italiani della sua epoca, da Carlo Verdone a Paolo Villaggio, da Massimo Boldi a Christian De Sica, da Teo Teocoli a Lino Banfi. E’ il trionfo del cinema italiano di cassetta che porta incassi da capogiro al botteghino e fa ridere gli spettatori.
Moglie e figli
E’ un film pervaso di una malinconica dolcezza l’ultimo che ci ha finora regalato: si tratta di Lei mi parla ancora, dove recita accanto a Stefania Sandrelli, e diretto da Pupi Avati. E’ una pellicola che per Pozzetto ha un significato che va oltre la recitazione: nel film recita la parte di un vedovo che ha ancora un legame, quasi vivo con la consorte.
Un personaggio che lo stesso Pozzetto ha sentito ahimè molto vicino. L’attore ha perso, infatti, nel dicembre 2009 la compagna di una vita, Brunella Gubler. I due si conobbero da giovani sul Lago Maggiore e nel 1967 venne celebrato il matrimonio, durato 42 anni e interrotto solo dalla dipartita della cara moglie. Da Brunella, Pozzetto ha avuto due figli Giacomo e Francesca: ha in totale 12 nipoti.
Nello scorso mese di agosto l’attore venne ricoverato all’ospedale di Varese dopo essere stato colpito da un malore mentre trascorreva una giornata nella sua Laveno.