L’arrivo del nuovo anno ha portato una sgradita sorpresa a tutti gli automobilisti italiani. Col passaggio al 2023 fare rifornimento al distributore costerà di più. E non si tratta di una variazione impercettibile. Anzi.
Costo benzina, tornano le accise – Per ogni litro di carburante, infatti, si paga 20 centesimi in più rispetto all’ultimo giorno dello scorso anno. Come è possibile? L’incremento repentino era atteso e da un certo punto di vista la scadenza la si conosceva già da diverse settimane. Con la chiusura del 2022, infatti, sarebbe cessata la decisione del precedente governo di calmierare il costo di diesel e benzina alla pompa, abbassando le accise. Si tratta delle imposte dirette che gravano sul prezzo del carburante. Nè nella manovra finanziaria appena approvata nè nei decreti si è fatto riferimento ad un provvedimento per fermare l’incremento. Così dal 1° gennaio si è tornati alla condizione normale con le normali accise e l’aggiunta dell’Iva. Da qui l’aumento calcolato mediatamente in 20 centesimi a litro, anche se tale incremento può variare (seppur in maniera minima) a seconda del gestore.
Costo carburante da Draghi a Meloni – Si tratta di un cambio non da poco. Per darvi un’idea il serbatoio di un’auto di cilindrata media contiene all’incirca 30 litri di carburante. Quindi per fare il pieno occorreranno 6 euro in più rispetto a quanti ne servivano fino al 31 dicembre 2022. In pratica, dopo i tanti aggiustamenti messi in atto dal governo di Mario Draghi, gasolio, benzina e Gpl sono tornati al livello dello scorso mese di marzo, quando si registrarono le prime impennate causate dal conflitto russo in Ucraina.
Costo diesel e benzina, annullato sconto reale – Si era arrivati per le vacanze natalizie degli italiani a calcolare uno sconto di 18 centesimi al litro, rispetto al prezzo reale, ma nella legge di bilancio non c’è stata alcuna proroga. Il Governo di Giorgia Meloni aveva già ridotto lo sconto rispetto a quanto disposto da Draghi che aveva fissato in 30 centesimi l’abbassamento al litro. Molteplici sono le cause che hanno condotto a tale incremento, non tutte dovute alla guerra russo-ucraina. Le tensioni internazionali, la crisi globale, i rapporti con Paesi produttori sono tutti fattori che concorrono a far diventare il pieno qualcosa di salato.
Prezzi diesel e benzina: pompe bianche o compagnie ? – Andiamo ora a vedere i prezzi. Al self service la benzina tocca i 1,730 euro al litro se vi rivolgete all’area di servizio di una compagnia, mentre per le cosiddette pompe bianche si toccano in media i 1,738 euro. Per quanto riguarda il gasolio va anche peggio, come ormai da trend consolidato fin dall’inizio del 2022. Il diesel costerà in self 1,790 euro al litro per le compagnie, arrivando fino a 1,800 per le pompe bianche. Più contenuti gli incrementi per il Gpl, calcolati in 4,3 centesimi al litro.
Costo Gpl e prezzo diesel e benzina servito – A queste cifre meglio non conservare l’abitazione di farsi mettere il carburante da un addetto. Il prezzo del servito è di 1,890 euro per la benzina al litro, arrivando per il diesel a superare i 1,950 euro. Il gpl al litro viaggia sugli 0,780 euro.
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