La grande scuola napoletana del teatro perde un altro pezzo da Novanta. Nella mattinata di venerdì 3 febbraio è stata resa nota la notizia della morte di Sergio Solli, attore straordinario formatosi nella compagnia teatrale di Eduardo De Filippo e divenuto famoso grazie alle sue interpretazioni nei film del compianto Luciano De Crescenzo.
Solli aveva 78 anni, essendo nato a Napoli, il 19 novembre 1944. Era originario dei Quartieri Spagnoli. A dare la notizia della sua dipartita è stato l’amico Bruno Garofalo che è stato anche scenografo in teatro e che era suo amico fin dagli esordi. Il pubblico napoletano ricorda non a caso tante interpretazioni con Eduardo a partire da quella in Natale in casa Cupiello, dove era il vicino apparentemente frettoloso che non si decideva mai a lasciare la casa di “don Luca”.
L’esplosione di Sergio Solli arriva però all’inizio degli anni Ottanta, prima entrando nel cast di No grazie, il caffè mi rende nervoso, film con Lello Arena e Massimo Troisi che anticiperà di almeno un ventennio gli stereotipi della comicità e della vita quotidiana napoletana. Il boom di notorietà giungerà di lì a poco con Così parlò Bellavista dove Sergio Solli interpreta il leggendario spazzino Saverio, che va a lezione dal professore Bellavista con l’inseparabile amico Salvatore, interpretato invece da Benedetto Casillo.
Il suo nome è legato ai più grandi nomi della recitazione partenopea anche per una serie di aneddoti. Aveva cominciato a lavorare da ragazzo come parrucchiere e forse anche per questo l’amico Massimo Troisi lo volle per interpretare il barbiere dell’isola nel suo ultimo capolavoro Il Postino. Solli ha sempre portato nel cuore i ricordi di quella pellicola indimenticabile anche perchè di fatto ultimo testamento di Troisi prima di lasciarci.
Come detto Solli aveva lasciato forbici e pettini per dedicarsi alla recitazione quando era ancora un ragazzo dei Quartieri Spagnoli. Eduardo De Filippo lo volle nella sua compagnia e gli diede modo di recitare, oltre che nella già citata Natale in casa Cupiello, anche in commedie immortali come Le voci di dentro, Gli esami non finiscono mai e Il sindaco del Rione Sanità. Non sono mancate le soddisfazioni internazionali come la chiamata di Woody Allen per interpretare un ruolo nel suo To Rome with love. Alessandro Siani lo ha voluto con lui in “La seconda volta non si scorda mai”, dove ha interpretato il padre. Più recentemente Sidney Sibilla gli diede un ruolo in Smetto quando voglio.
Sergio Solli, però, è stato anche un talent scout. Non era difficile scoprire Carlo Buccirosso, visto che sono legati da vincoli di parentela (è suo nipote), ma oltre a lui fece emergere il talento di Vincenzo Salemme che volle presentare ad Eduardo e negli anni Ottanta di Valeria Golino. Fu molto apprezzato anche dai Vanzina e da Lina Wertmuller che lo volle in Io speriamo che me la cavo. Nella parte finale della sua carriera ha avuto anche diverso spazio in tv, soprattutto nelle fiction.
Esuberante sul palco, era molto riservato nel privato, al punto che si conosce poco sia della moglie che dei figli. I funerali saranno celebrati ad Agerola, delizioso paese sulla Costiera sorrentina che amava molto, benchè fosse originario dei Quartieri Spagnoli. Suo padre aveva un salone di barbiere a San Pasquale a Chiaia, salotto buono della città di Napoli.
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