E’ meglio prestare attenzione a quando stiriamo, potremmo avere delle brutte sorprese nella bolletta dell’elettricità
Il ferro da stiro è un elettrodomestico diffuso nelle nostre case. Il nome deriva dal materiale che veniva usato nei tempi antichi per realizzarli, ossia il ferro, ma attualmente è stato sostituito dall’alluminio. Ci serve a togliere tutte le pieghe dai nostri abiti, che si formano con il lavaggio.
Ci sono stoffe che necessitano di essere distese, come il cotone, il lino o la lana o la seta. Oggi i tessuti sono per la maggior parte sintetici, poliammide, poliestere o contengono elastan per cui non restano così stropicciati e non necessitano di stiratura. Dal primo ferro da stiro, brevettato nel 1891, ci sono state molte evoluzioni fino ad arrivare anche alle caldaie che producono vapore.
Naturalmente è cambiata anche la fonte di alimentazione che è passata alla corrente elettrica. La stiratura si basa sul riscaldamento della piastra e, per i modelli che hanno un serbatoio apposito, dell’acqua. Il calore allenta le strutture molecolari dei tessuti, mentre il peso delll’elettrodomestico ridefinisce le forme togliendo le pieghe.
Per fare questo è alimentato a 230 volt. Visto i forti rincari dell’enrgia elettrica è bene sapere quanto consuma e cosa fare per risparmiare. Vi sono vari modelli e in base a questo le cose cambiano. Possiamo fare una valutazione generale su un consumo medio. Quelli base sono i più semplici sono a secco, ossia non producono vapore. Utilizzano dai 900 ai 1200 watt.
Se sono dotati di un serbatoio d’acqua integrato vanno dai 1800 ai 2400 watt. Quando questo è esterno funzionano ad alta pressione con massima potenza in genere di 2400 watt. Infine le caldaie pressurizzate richiedono dai 2000 ai 2400 watt. Il maggior consumo è richiesto dal tempo impiegato al raggiungimento della temperatura impostata e si abbassa poi durante l’utilizzo.
Per fare i conti dobbiamo valutare la potenza massima assorbita in un’ora del nostro modello e moltiplicarla per il costo dell’energia al Kwatt/h. Per esempio 2400 watt consumano 2.4 Kwatt all’ora, se paghiamo 0.50 il prezzo è poco più di un euro orario. Da qui possiamo calcolare il consumo settimanale e mensile.
Su una media di due ore settimanali sborseremo circa 96 euro al mese. Per mantenere il nostro elettrodomestico efficiente teniamolo pulito e libero dal calcare. Quando decidiamo di stirare non accendiamolo per un tempo inferiore all’ora, a meno che non sia assolutamente necessario.
Aspettiamo dunque di avere parecchi capi. Dopo la lavatrice stendiamo molto bene i panni così saranno più facili da stirare e pieghiamoli al meglio nell’attesa di farlo. Infine, durante l’utilizzo evitiamo pause prolungate. E se dobbiamo acquistarne uno nuovo scegliamo la classe energetica migliore.
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