Sembra una leggenda quella del daino albino avvistato a Fregene, tuttavia la sua presenza continua ad essere una costante. Scopriamo tutto su questa notizia che è davvero sorprendente!
Da qualche tempo si parla di un daino albino avvistato a Fregene, che pare si aggiri fra il bosco di lecci e l’Oasi Wwf di Macchiagrande. Poiché si tratta di un esemplare molto raro, e che in pochi hanno visto finora, molti hanno pensato addirittura che si trattasse di una leggenda, ma invece il daino albino ha deciso di farsi vedere, dando prova che esiste. Infatti, è stato avvistato mentre stava percorrendo via della Veneziana, proprio nel terreno che confina con l’Oasi. La cosa sorprendente è che non era da solo, ma vediamo cosa è successo!
Il daino albino avvistato nell’Oasi WWF di Macchiagrande non era da solo. Infatti, l’animale era con altri daini e in tanti hanno scelto di rallentare per assistere a questa meraviglia. Il daino albino è nato da una delle cucciolate che abitano nella riserva, ed è stata una vera sorpresa vedere questo raro esemplare spuntare da sotto il cavolo nell’Oasi WWF di Macchiagrande.
La natura si è espressa in una delle sue forme più belle e particolari con la nascita di questo daino albino, che stupisce e incanta per la sua bellezza. Quando è stato rinvenuto questo magnifico esemplare, l’esperto ha detto che avrebbe potuto attirare i bracconieri, che vanno sempre alla ricerca di animali rari e preziosi. Per questo ha caldamente raccomandato di fare attenzione.
L’avvistamento del daino albino ha scatenato un grande entusiasmo e subito le pagine social di Fregene e dintorni si sono riempite di commenti positivi. Tutti sono concordi nel dire che si tratta di una vera meraviglia e che questo animale al momento è la cosa più bella che ci sia nell’Oasi WWF di Macchiagrande. Il cucciolo scorrazza e ogni tanto si fa vedere, per la gioia di chiunque riesce ad avvistarlo. A rendere l’avvistamento dell’animale ancora più entusiasmante e interessante è la spiegazione del naturalista Riccardo Di Giuseppe, che vanta numerosi studi su questi animali selvatici a Macchiagrande.
Di Giuseppe ha preso parte anche ad uno studio sugli esemplari albini, per cui la sua spiegazione offre un contributo prezioso per capire meglio come si comportano questi animali e come si adattano al territorio. Il naturalista ha detto che questa specie di daino albino nato nell’Oasi di Macchiagrande si chiama Dama dama Linnaeus ed ha quattro varianti principali, menil, comune, melanico e leucistico.
Anche se queste sono le varianti principali, tuttavia non è raro vedere animali con la rara variante bianca, che è in assoluto la più rara di tutti. Come detto dal naturalista, il Dama dama è probabilmente il cervide la cui distribuzione attuale è stata influenzata di più dall’uomo.
Nel nostro paese, le comunità di daini presenti nelle due Tenute Presidenziali, quella di San Rossore a Pisa e quella di Castelporziano a Roma, sono il ceppo di daino più antico che sopravvive ancora oggi lungo la penisola. Per ciò che riguarda questi daini, il fenomeno albino è un disturbo congenito e si manifesta soprattutto in popolazioni piccole, in cui c’è una certa consanguineità..
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