Un colpo di scena si è verificato sulle condanne inflitte ai due statunitensi per l’omocidio Cerciello. La cassazione le ha annullate e quindi bisogna rifare tutto daccapo. Vediamo nel dettaglio che cosa è successo!
Le condanne di Lee Elder Finnegan e Gabriele Natale Hjorth, i due statunitensi responsabili dell’omicidio di Cerciello, sono state annullate dalla Cassazione. Il carabiniere è stato assassinato il 26 luglio 2019 nel quartiere Prati, a Roma, nel corso di un intervento. I due statunitensi erano stati rintracciati e condannati per l’omicidio, ma ecco che a distanza di quasi quattro anni tutto sembra svanito nel nulla.
Sarà necessario ricorrere ad un appello bis per poter condannare i due assassini. Pare che la condanna di Helder, che doveva scontare 24 anni di reclusione, è stata annullata con rinvio per reato di resistenza a pubblico ufficiale e circostanze aggravanti. Invece, la condanna per Gabriele Natale Hjorth è stata annullata con rinvio per concorso in omicidio.
«Dopo aver riesaminato le carte, i legali hanno compreso che Elder non aveva capito di essere di fronte a due carabinieri. Come ha detto il legale di Lee Elder Finnegan, Renato Borzone, dovrà esserci un nuovo processo per poter stabilire la pena effettiva.
Invece, la Pg della Cassazione Francesca Loy nella sua requisitoria aveva chiesto di dichiarare i ricorsi delle difese come inammissibili. Secondo la Pg Loy, i ricorsi delle difese dei due imputati e la ricostruzione della vicenda non hanno cambiato nulla. La legittima difesa è stata esclusa visto che i carabinieri si erano presentati.
A ripercorrere in aula tutta la vicenda in cui perse tragicamente la vita Cerciello Rega, morto a causa delle 11 coltellate inflitte da Elder, c’era la moglie, Rosa Maria Esilio. Erano presenti anche alcuni familiari e diversi colleghi della vittima.
Finnegan e Hjorth erano stati condannati in primi grado all’ergastolo. Poi, i giudici della Corte d’Assise di appello hanno ridotto le condanne in modo notevole, portando quella di Finnegan a 24 anni e quella di Hjorth a 22. In pratica, le condanne sono state ridotte perché sono state riconosciute ai due le attenuanti generiche, nonostante la Procura generale avesse ribadito il concorso in omicidio volontario ai due statunitensi.
La ricostruzione della vicenda è stata fatta nel corso dei due processi. La notte del 26 luglio 2019 i due americani avevano deciso di acquistare a Trastevere della cocaina. I due amici però rubarono lo zaino di Sergio Brugiatelli, pusher, e gli telefonarono chiedendogli un riscatto per averlo. Quella telefonata mise i carabinieri in allerta e Cerciello Rega e il suo collega andarono all’appuntamento in via Pietro Cossa vestiti in borghese, senza la divisa, per non dare nell’occhio.
I due carabinieri si avvicinarono dicendo di appartenere alle forze dell’ordine, ma in un attimo si consumò la tragedia. Cerciello venne aggredito dai due americani e Elder lo uccise con 11 fendenti. Quella che doveva essere una normale serata di pattugliamento si era trasformata in una tragica vicenda, che ancora oggi non vede fine. Sarà quindi l’appello bis a stabilire quale condanna dare ai due americani
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