Anbi Lazio lancia l’allarme per la siccità e sostiene che anche nella regione cresce la paura che possa verificarsi. Vediamo nel dettaglio come è la situazione.
A lanciare l’allarme per una eventuale siccità anche nella regione Lazio è Anbi Lazio, l’Associazione dei Consorzi di Bonifica ed irrigazione regionale. L’ente ha dato la sua opinione dopo aver verificato i dati settimanali diffusi dall’Osservatorio dell’ANBI nazionale e non ha nascosto la sua preoccupazione. Scopriamo qual è l’opinione dell’associazione riguardo la situazione idrica.
Come sottolineato da Anbi Lazio, i numeri sulle risorse idriche confermano che la crisi idrica che si è verificata nel Nord del paese non è transitoria. In pratica, non si tratta di siccità stagionale, ma piuttosto della conseguenza di un ciclo idrico che non è capace di rigenerarsi in modo naturale per via dei cambiamenti repentini del clima.
L’unica cosa da fare per impedire che la situazione perduri ad oltranza è realizzare nuove infrastrutture e rendere più efficienti quelle esistenti, in modo che l’acqua proveniente dagli eventi meteo possa essere trattenuta.
Sonia Ricci, Presidente di Anbi Lazio, ha sottolineato che la crisi per la siccità c’è anche nella regione Lazio. L’irrigazione dovrebbe partire dal mese di aprile in diverse zone del territorio laziale, come per esempio in Ciociaria, nel viterbese e nel reatino.
Invece, nella provincia di Latina sono le imprese agricole pontine a garantire quasi sempre l’irrigazione, mentre l’area romana è quella che soffre di più per la scarsità di acqua. Ad occuparsi di garantire l’acqua nel bacino di Maccarese e Fiumicino e nella zona di Cerveteri è il Consorzio di Bonifica Litorale Nord di Roma.
Il presidente del Consorzio Niccolò Sacchetti ha detto che da tre anni ci sono sempre richieste per anticipare l’irrigazione, così cominciano sempre in anticipo, dando modo di eseguire l’irrigazione di alcune colture che hanno bisogno di acqua più di altre.
In particolare, vi sono colture come le carote che necessitano di acqua più di altre piante per crescere e svilupparsi. Le terre, oltretutto, sono sempre più aride e visto che vi sono molte colture a più cicli produttivi l’irrigazione deve partire prima, in special modo a Fiumicino, nel comprensorio di Maccarese.
A sostenerlo è Andrea Renna, direttore del Consorzio di Bonifica di Roma, che ha detto come gli impianti hanno assicurato per tutto il mese di dicembre l’irrigazione anche alle manutenzioni ordinarie.
Sacchetti ha ribadito che questa crisi idrica è molto grave, gli eventi meteo sono sempre più rari, e anche se ci sono delle precipitazioni non bastano comunque per risolvere il problema.
E’ dunque necessario preparare un piano che preveda degli interventi strutturali, che possano far recuperare l’acqua derivante dalle piogge. A peggiorare il fatto che le precipitazioni sono scarse è la capacità di raccoglimento delle acqua piovane, pari nel nostro paese ad appena l’11%.
Una risposta valida ed efficace per iniziare un periodo totalmente nuovo su come avere più acqua è il Piano Laghetti, basato sulla prevenzione e non solamente sull’emergenza. In questo modo si può rendere più forte il Patto per il Suolo in cui cittadini, consorziati, Enti locali e imprese devono essere uniti.
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