Sono 260 i furbetti che usavano il pass per disabili falso per sostare. Grazie ai controlli serrati e ad un nuovo dispositivo sono stati trovati i pass falsi usati in modo improprio.
Una truffa sui pass per disabili è stata sventata grazie ai costanti controlli delle forze dell’ordine, che nell’ultimo mese hanno permesso di scoprire ben 260 persone che li usavano per sostare senza averne diritto.
I vigili hanno eseguito i controlli aiutati anche da un dispositivo all’avanguardia, una pistola scanner di nuova generazione, che ha consentito di rilevare in tempo reale la validità del pass. Scopriamo come stanno le cose e come i vigili hanno usato questa pistola.
Rilevati 260 pass falsi in un mese
E’ stata senza dubbio di grande aiuto la pistola-scanner per rilevare la validità dei pass per disabili a Roma. Questo oggetto tecnologico ha permesso di controllare in tempo reale la validità del pass esposto sul parabrezza.
In questi giorni il comando della polizia locale ha distribuito dei lettori digitali di ultima generazione ai gruppi cittadini per accertare se è in regola chi possiede il tagliando blu.
La pistola scanner finora è stata utilizzata in via sperimentale nel I e nel II Municipio. I controlli e l’uso dello scanner hanno consentito di trovare in un solo mese 260 furbetti che usavano il pass per disabili senza averne diritto.
Quanti sono i possessori del tagliando blu
Sono circa 80mila i possessori dei pass per disabili a Roma. I cosiddetti Cude, che consistono in degli speciali contrassegni rilasciati a persone con disabilità, sono collegati ad oltre centomila vetture. I permessi consentono di circolare nella Ztl, di avere il parcheggio gratuito nelle strisce blu e quello sugli stalli con le righe gialle appositamente delimitati.
Considerato l’elevato numero delle truffe, il Dipartimento Mobilità aveva proposto di associare ad ogni pass non tre mezzi ma solamente uno, ed associarne un altro in un secondo tempo. Purtroppo, però, le le proteste da parte degli interessati hanno fatto bloccare il piano.
In cosa consiste la pistola scanner
La pistola-scanner Rfid (Radio-frequency identification) è il nuovo strumento usato dai vigili per rilevare i pass per disabili validi. Dopo aver eseguito la lettura del nominativo, la pistola scanner effettua un controllo incrociato tra le banche date dell’Inps, dell’amministrazione e della motorizzazione.
Tutto questo avviene in tempo reale, con la massima efficienza e rapidamente. La registrazione dei dati avviene visualizzando la targa, quindi alla stessa maniera di come si fa per verificare il pagamento dell’assicurazione o del bollo auto.
Nel corso delle sperimentazioni in atto nei Municipi I e nel II della capitale sono stati scoperti molti furbetti e anche persone che nessuno avrebbe mai immaginato potesse fare qualcosa del genere.
Pass per disabili usati dai parenti dopo la morte dei congiunti
Le sanzioni elevate per le truffe del pass per disabili hanno interessato per oltre il 90 soggetti che hanno continuato ad utilizzare il pass anche dopo la morte dei parenti disabili. Come previsto dal regolamento comunale, entro un mese dalla morte del disabile deve essere restituito il pass.
Una signora a cui è stata elevata la multa perché si approfittava del pass scaduto, ha detto che nessuno le aveva mai riferito che fosse effettivamente scaduto, perciò lei non avrebbe alcuna colpa. Ha anche aggiunto che, visto che è erede del marito, ha pieno diritto di usare il pass anche se il marito non c’è più.