I consiglieri Garau e Ciarlantini attaccano Grando per i suoi progetti su Ladispoli. Secondo loro vuole far diventare una borgata della capitale. Vediamo come stanno le cose.
Proseguono le proteste da parte dei consiglieri Garau e Ciarlantini nei confronti di Grando, responsabile di voler far diventare Ladispoli una borgata della capitale, senza servizi e senza garantire quella vivibilità che ancora oggi riesce a dare. Vediamo cosa hanno detto i due consiglieri durante il consiglio comunale.
I due consiglieri hanno espresso la loro opinione nel corso del consiglio convocato per Giovedì 23 marzo, per le ore 16,30. Come affermato da Garau e Garlantini, si trattava di una data importante per il futuro di Ladispoli, visto che fra le voci su cui discutere c’erano dei documenti che dovevano essere valutati per approvare definitivamente il PRG che nel 2019 è stato riadattato dal sindaco Grando.
La cosa che secondo i consiglieri non è stata affatto corretta è che i documenti sono stati consegnati appena dieci giorni prima che si tenesse il consiglio comunale.
Non solo, la commissione era stata convocata addirittura cinque giorni prima del consiglio. Una cosa del tutto anomala, considerato che si tratta di almeno 500 pagine contenenti svariate parti tecniche.
La procedura adottata dal sindaco riguardo la questione dei documenti del PRG non è stata affatto corretta nei confronti dei cittadini, che dovrebbero invece essere resi partecipi di qualcosa che li interessa. I due consiglieri hanno quindi evidenziato come il comportamento del sindaco non abbia preso in considerazione la cittadinanza.
Alla risposta di Grando, che si è giustificato dicendo che per le osservazioni ci sono comunque 45 giorni, Garau e Ciarlatini hanno ribadito che sono state scoperte delle cose drammatiche e interessanti sui documenti.
Una di queste è la smentita sui calcoli da parte del tecnico incaricato di redigere la valutazione semplificata. Il tecnico ha ammesso che l’errore nel calcolo c’è e che non è come dice Grando.
Inoltre, nel corso delle osservazioni, sono state votate favorevoli alcune di esse dalla maggioranza che sosteneva Grando nella prima amministrazione. Il risultato era stato quello di ottenere un incremento ulteriore del carico insediativo superiore a quello del 2010, con circa mille abitanti in più.
Anche questo ha favorito l’ascesa di Grando e il suo successo elettorale. Ad oggi è stato scoperto che Grando ha raccontato un sacco di fandonie e in realtà non c’è alcuna attenzione per le aree naturali nella sua variante.
Ad esempio, in alcune zone come Osteria Nuova, sono previsti progetti residenziali, oppure in altre come la via dell’Infernaccio, da agricola diverrebbe zona produttiva. Hanno già votato contro la delibera i consiglieri comunali di Governo Civico e ora sono a disposizione 45 giorni per poter fare delle osservazioni.
I Consiglieri Roberto Garau e Daniela Ciarlantini hanno quindi insistito per impedire che questa delibera vada avanti, perché se così fosse la città di Ladispoli ridurrebbe a diventare solamente un quartiere di Roma.
Se passassero i documenti portati avanti da Grando, Ladispoli secondo i due consiglieri diventerebbe una borgata senza servizi e senza vivibilità, che invece ancora c’è. Purtroppo, l’amministrazione ha sempre rivolto attacchi speculativi nei confronti della città, sin da quando si è insediata e ha consentito di spostare le cubature da un punto all’altro della città.
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