Arriva a Roma la mostra The Sweet Sixties, inaugurata il 28 marzo per celebrare gli anni ’60 della moda. La mostra è stata allestita a Castel Sant’Angelo e si potrà visitare fino al 23 maggio 2023.
Curata da Stefano Dominella e Guillermo Mariotto, la mostra “The Sweet Sixties – Narrazioni di moda” è stata allestita all’interno della fantastica location di Castel Sant’Angelo a Roma. L’obiettivo di questa esposizione è quello di celebrare la moda degli anni ’60, un periodo in cui storia, musica e moda hanno dato vita ad emozioni uniche. I giovani sono stati i protagonisti della rivoluzione messa in atto in quegli anni, portando a tante conquiste sociali e all’avvento di mode iconiche come la minigonna e il punk.
Inaugurata The Sweet Sixties nella Capitale
Da qualche giorno è stata quindi inaugurata la mostra The Sweet Sixties: narrazioni di moda nella Capitale, sotto lo sguardo attento e vigile di due esperti professionisti, Stefano Dominella e Guillermo Mariotto.
La kermesse si svolge a Castel San’Angelo, nel museo diretto da Mariastella Margozzi, e offre un itinerario suggestivo e affascinante, che attraverso eventi storici e il contributo della moda riporta indietro nei mitici anni ’60.
A rendere possibile questo viaggio saranno cinquanta look, provenienti da collezioni private, da archivi di Maison importanti e perfino da negozi vintage e mercatini. I filoni narrativi in cui sono suddivisi i capi danno vita ad un percorso stilistico straordinario, capace di mostrare tutte le sfaccettature di un decennio avvincente e glorioso come quello degli anni sessanta.
Mix fra moda, storia e personaggi
La mostra The Sweet Sixties: narrazioni di moda sarà caratterizzata da quella che veniva definita La Swinging London, ovvero la dolce vita a Londra, e da creazioni iconiche come la minigonna di Mary Quant.
Simboli come le vetrine di Carnaby Street e le visioni di Ossie Clark da indossare faranno parte di questa incredibile esposizione che porterà l’attenzione anche su personaggi che hanno fatto la storia del decennio.
Fra questi le intramontabili Mina, Patty Pravo e Caterina Caselli, fra le prime ad indossare la minigonna, emblema della libertà femminile, un vero inno per l’epoca.
Abiti e stilisti presenti nel percorso espositivo
L’esposizione si compone di 50 capi, esposti in cinque sale del castello denominate armerie superiori. L’obiettivo della mostra è quello di creare un percorso in cui gli abiti permettono ai visitatori di fare un salto indietro nel tempo, fino agli sessanta, per rivivere le stesse atmosfere che si respiravano all’epoca.
Partendo da Carnaby Street, il percorso presenta nella sala dove viene riproposto questo luogo iconico dei pezzi cult insieme ad altri abiti vintage trovati a Napoli, Firenze e Roma. Al centro della sala sono esposti due abiti creati da Mariotto, con intorno look contemporanei di Biffi, Ken Scott, Max Mara e Biba.
Nella seconda sala si possono ammirare il plumage colorato e le stampe naturalistiche di uno stilista considerato il Giardinere della moda, Ken Scott. Sono presenti anche gli angioletti pop e il denim di Fiorucci.
Invece, nella terza sala è presente il paesaggio stilistico della “Space Age”. Infatti, vi si possono ammirare le atmosfere metalliche e lunari di Pierre Cardin, Courrèges, Paco Rabanne, Valentino Garavani. Nella quarta sala predominano i ricami e i colori, emblemi dell’alta moda, raffinata ed elegante, con capi di Gattinoni, Mila Schön, Carosa, Pino Lancetti e Irene Galitzine. Per finire, non mancano le stampe Optical e la moda black & white, altre mode iconiche degli Sweet Sixties.