Dai controlli svolti nei giorni scorsi su vari impianti di distribuzione del sud-pontino sono stati trovati quantità ingenti di gasolio fuori legge. Cinque persone sono finite nei guai, tra cui due sono di Fondi.
Dai controlli effettuati nei giorni scorsi dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dell’Ufficio Antifrode della Direzione Territoriale e al locale Ufficio delle Dogane di Gaeta, svolti in collaborazione con gli agenti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, sono emerse irregolarità in alcuni impianti di distribuzione del sud-pontino.
I controlli, mirati a combattere le frodi delle accise e di tasse indirette sulla produzione e sui consumi, hanno permesso di scoprire enormi quantità di gasolio fuori legge destinato al consumo immediato.
Il personale dell’Agenzia e le Fiamme Gialle della locale Compagnia ha rinvenuto in due distributori della piana di Fondi (Lt) 19mila litri di gasolio fuori legge perché a contatto con solventi, ma già immesso nel serbatoio per destinarlo al consumo. Il gasolio è stato sequestrato per evitarne la vendita.
In un altro impianto di distribuzione ubicato nell’area di Santi Cosma e Damiano (Lt) i finanzieri del Gruppo di Formia e i funzionari ADM hanno scoperto circa 7mila litri di gasolio contaminato stoccato nella cisterna interrata.
L’attenzione da parte dei verificatori durante i controlli si è concentrata in modo particolare sul fenomeno della miscelazione abusiva di prodotti energetici, che è il più diffuso in assoluto. I controlli mirano ad evitare che possa essere messo in circolazione carburante adulterato con solventi, oppure mescolato con oli vegetali esausti, pratica che danneggia i mezzi e causa ingenti danni ai conducenti.
Per stabilire la qualità del carburante i funzionari ADM e le Fiamme Gialle hanno analizzato un campione del gasolio per autotrazione presente presso gli impianti sottoposti a controllo, in modo da attestarne il grado di infiammabilità.
I controlli tempestivi sono stati possibili grazie alla collaborazione del Laboratorio Chimico Mobile di Roma. Per essere in linea con le leggi europee, il punto di infiammabilità del gasolio non deve essere al di sotto dei 55°C. In questo modo si evita il rischio che nei depositi di stoccaggio possano formarsi miscele infiammabili.
I rischi di un gasolio al di sotto dei parametri legali
Il parametro può diminuire per l’immissione nel gasolio di sostanze più infiammabili come benzine, solventi o carburanti avio. In questo caso vengono a mancare i requisiti di sicurezza previsti dalla legge, con la conseguenza di rivelarsi pericoloso per coloro che lo usano.
Non solo, gli utenti devono anche sapere che un prodotto di scarsa qualità, nel suo utilizzo a lungo termine, causa danni anche ingenti sugli ingranaggi dei motori. Inoltre, le emissioni di gas di scarico aumentano oltre i limiti previsti per la tutela dell’ambiente dalle leggi europee.
Viste le conseguenze, gli organi di controllo tengono alta l’attenzione sul fenomeno della miscelazione illegale dei carburanti, effettuando verifiche costanti, al fine di accertarne la legittima provenienza e la conformità.
Dai controlli effettuati cinque sono i 5 soggetti risultati fuori norma. Si tratta dei gestori degli impianti di distribuzione che i funzionari hanno provveduto a segnalare per reati di frode alle Procure della Repubblica (Latina e Cassino) competenti. I reati di cui sono accusati
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