Una ragazzina minorenne è stata trasportata in codice rosso in ospedale per aver bevuto alcolici. L’episodio è avvenuto in un locale di Nettuno, per il quale è stata disposta la chiusura temporanea.
Continuano i controlli da parte della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Roma sia sui locali che sugli esercizi di somministrazione, e anche nelle strutture ricettive della capitale. La somministrazione di alcol ai minorenni nei locali è una delle illegalità commesse con più frequenza, che spesso però hanno dei risvolti pericolosi.
E’ quello che è successo ad una ragazzina a cui è stato dato alcol in un locale di Nettuno. La minorenne è finita in codice rosso all’ospedale e per il locale è stata disposta la temporanea chiusura. Vediamo come si sono svolti i fatti e altre illegalità riscontrate sul territorio grazie ai controlli.
La vicenda della minorenne alla quale è stato somministrato alcol durante la serata si è verificata in un locale della movida di Nettuno, sul litorale romano. La ragazzina è finita in ospedale in codice rosso per aver abusato di alcolici.
Dalle indagini condotte dalla polizia è emerso che la giovane ha bevuto in quel locale, quando in realtà non avrebbe potuto farlo. In seguito agli accertamenti, i poliziotti hanno scoperto che la ragazza ricoverata non era stata l’unica a bere alcol nel locale.
Infatti, ad altri coetanei sarebbero stati serviti alcolici, il che vuol dire che in quel locale veniva somministrato facilmente l’alcol ai minorenni.
Gli agenti di Polizia del Commissariato Anzio-Nettuno hanno eseguito un provvedimento di sospensione temporanea della licenza. Ad emettere il provvedimento è stato il questore di Roma, che ha motivato la decisione proprio dal fatto che il locale ha somministrato anche ad altri minorenni bevande alcoliche.
Il locale, che si trova nel centro di Nettuno e che pare sia specializzato in cocktail, dovrà quindi tenere le saracinesche abbassate per due settimane. La sospensione temporanea della licenza ha come obiettivo quello di garantire ordine e sicurezza pubblica.
Un altro provvedimento ha raggiunto il titolare di una sala scommesse nel quartiere Esquilino della capitale. Gli agenti del commissariato Viminale hanno appurato che nel locale erano presenti un uomo con addosso dello stupefacente e altri avventori con precedenti giudiziari. La chiusura del locale è stata disposta per 5 giorni.
Un altro provvedimento di chiusura ha raggiunto anche due strutture ricettive presenti anche loro nel quartiere Esquilino. Durante i controlli gli agenti hanno trovato degli ospiti non comunicati alla Questura. Per le due strutture è stata disposta una chiusura di due giorni.
Le attività di controllo sul territorio da parte della Polizia di Stato hanno permesso al Questore di Roma di emettere 58 provvedimenti di sospensione dall’inizio dell’anno, riguardanti attività commerciali che non hanno rispettato l’articolo 100 del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza. Sotto controllo sono finiti bar, locali commerciali, sale slot, discoteche, strutture ricettive come alberghi, affittacamere e B&B, in particolare nelle vicinanze della Stazione Termini. Nei locali per i quali è stata disposta la chiusura è stato affisso il cartello “Chiuso con provvedimento del Questore”.
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