Non buttate i fondi di caffè, in quanto possono tornarvi utili in varie situazioni. Ecco come riutilizzarli in modo ingegnoso.
Il caffè è sicuramente una delle bevande più apprezzate sia in Italia che all’estero. Le origini, in realtà, sono davvero antiche, e, spesso e volentieri, ne vengono attribuite differenti provenienze.
Anche se, forse, l’opinione più accreditata sarebbe quella per cui il caffè sia provenuto dall’Abissinia, quella che attualmente viene denominata Etiopia.
Le origini del caffè e la sua diffusione
Per quanto riguarda i confini italici, stando ad alcune fonti, il caffè dovrebbe essere arrivato grazie al commercio di Venezia con l’Oriente e, in seguito, giustappunto nel capoluogo veneto aprì, nel corso del Seicento, la prima bottega.
Successivamente, sono state create diverse varianti che ci permettono di gustare il caffè in numerose maniere. Insomma, c’è chi lo vuole lungo, macchiato, con il cacao, marocchino, e via discorrendo.
Le tipologie, infatti, sono ormai tante, e c’è chi persino, per non rinunciare al sapore di questa bevanda, decide di chiedere un decaffeinato.
La maggior parte delle persone, di primo mattino, sente il bisogno di prepararsi una bella moka.
Oggigiorno è anche possibile utilizzare le cialde o le capsule grazie alle quali il procedimento è di certo più veloce.
Si può affermare, quindi, senza dubbio, che il caffè piaccia un po’ a tutti, da Nord a Sud e che di frequente sia scelto anche a conclusione di un pasto, in qualità di digestivo.
Per certi versi, per molti è qualcosa di talmente imprescindibile che, per esempio, a Napoli è stata inventata la formula, alquanto generosa, del cosiddettoʻcaffè sospesoʼ.
In pratica, significa che quando un cliente richiede un espresso, se lo desidera, può pagarne un altro per un prossimo avventore che non se lo può permettere.
Comunque sia, come si accennava poc’anzi, nonostante da parecchi anni si siano diffuse le macchine del caffè, molti, ancora, preferiscono il sapore che ne deriva dalla preparazione con la cara e vecchia caffetteria.
Naturalmente, però, la moka bisogna tenerla pulita ed eliminare peraltro, ogni volta, anche i fondi che si formano nella parte bassa dell’apparecchio in questione.
Fondi di caffè, un concime naturale
Si tratta di un rifiuto organico, e, per questa ragione, come ci insegnano le regole della raccolta differenziata, è necessario buttarlo nel bidone dell’umido.
Anche se, è bene sottolinearlo, forse, sarebbe, invece, il caso di non gettarlo, bensì di utilizzarlo in un altro modo assolutamente utile.
In effetti, qualora disponesse di una o più piante, i fondi di caffè si possono trasformare in un ottimo concime naturale, migliore, dunque, di quello industriale che si trova nei punti vendita.
Il motivo è che questi residui contengono delle sostanze che favoriscono una crescita rigogliosa, cioè l’azoto, il fosforo e il potassio.
Un altro consiglio, però, è quello di non esagerare e non metterne, dunque, un quantitativo eccessivo, poiché in tal modo, si rischia di far sopraggiungere delle muffe che possono rovinare le radici delle piante.
Infine, nella fattispecie, le piante che ne possono maggiormente trarre giovamento, stando a chi ne sa di più, sono giustappunto le azalee e le ortensie.